Oggi mi sono fissata a guardare le sopracciglia di chiunque.
C’era una ragazza sulla metro che al posto di una forma a ga
bbiano sembra c’avesse due falchi.
Aveva degli occhi così grandi e cerbiatti che quasi mi dispiaceva che si era fatta quelle sopracciglia incazzate. Stonavano proprio. L’avrei sbattuta sulla parete e con un pennarello nero gliele avrei ridisegnate più dolci.
…Aveva degli occhi così grandi e cerbiatti…
***
Mi sono comprata un paraiorecchie pelosissimo grigio che mi ricorda tanto due cricetini appallottolati dal sonno appartenuti ad un’amichetta d’infanzia e mi tengono caldissime le mie orecchie malate che stanotte non mi facevano poggiare la testa su di un lato che dovevo dormire tipo un cadavere in una bara e stavo scomodissima e mi ha fatto pensare che devo lasciare detto a qualcuno che quando muoio, se proprio non riescono a farmi cremare, voglio che mi mettano in una posizione più comoda, tipo col ginocchio piegato comeL’Appeso dei tarocchi e con un braccio poggiato sopra le palpebre come se mi stessi coprendo dal sole su di un lettino d’estate.
E c’è V, L’Estetismo fatta a persona , V, Vincent Gray che si è comprato un cardigan verde bottiglia che
sulla sua pelle liscissima e olivastra sta da dio, che davanti agli specchi si provava tutti i cappelli del mondo e davv
ero rimarrei ore solo a guardarlo e davvero se potessi scegliere cosa fare di tutte le ore della mia vita direi indubbiamente che vorrei usarle per guardarlo danzare, perchè lui quando cammina e quando piange e quando cucina e quando pulisce sembra sempre che danzi leggerissimo, perchè quando lui cammina per strada sembra che il cemento si apre e tutti gli occhi sono affamati dei suoi riccioli e c’è chi si strapperebbe la carne solo per un suo sguardo perchè lui c’ha di quei sguardi che ti guardano dentro, più dentro delle ossa , e ti senti nudo e abbracciato e ti senti neve al centro dell’inferno e c’ha di quelle sopracciglia nerissime e regolari che ti masturbano le pupille.
E c’era Vans, che su di lei la frase “Angelo Caduto Dal Cielo” ci calza fottutamente a pennello che c’ha due occhi verdi che brillano più degli smeraldi e le ciglia lunghissime come Trilly e i capelli corti e biondissimi che sembrano fatti di seta dorata e c’ha un collo lunghissimo e due fossette sulla guance così dolci
che gliele vorresti violentare carnalmente e c’ha due poli che sono fottutamente sempre positivi e la sua figura sembra sempre che luccica che quando entra dentro una stanza tocca mettersi gli occhiali da sole o coprirsi con il braccio le palpebre e il cuore guardandola ti si fa gelato al cioccolato con panna che piano piano inizia a gocciolare e vorresti supplicarle di leccartelo fino a che non lo ingoi del tutto.
E il mondo si volta al loro passaggio e tutti bisbigliano stupefatti
ed io
ed io mi sento Stendhal che è riuscito a superare la sua sindrome rimanendo i piedi, al loro fianco, a guardarli brillare col cuore che bolle come acqua a centogradicentigradi.
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