mentre il mio dolcetto ipocalorico preferito
si stiracchia fra le coperte dei nostri divani viola e rosa.
Sento l'acqua del lavandino del cesso che scorre imperterrito
che sembra piscio di donna dopo 4 ore di autobus pescara-roma no stop imbottigliato nel traffico.
Mi sono svegliata con liquido ematico fra le gambe e aspetto come un collo nudo sulla ghigliottina
il dolore che dalle ovaie avanza.
Domattina volerò fra le nuvole,
non ci saranno vetri su cui disegnare alberi e fiorellini giganti, ma solo plastica su cui sbadigliare
e il mio quaderno da uccidere a colpi di inchiostro e il mio lettore Mp3 condiviso fra tue trombe di Eustachio
e la mia mano a far l'amore con la tua in alta quota.
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